Questa sezione è dedicata al rapporto fra la lingua Saponarese e la sua cultura. Ma, per parlare di cultura, è importante resistere alla tentazione di denigrare la cultura Saponarese, mettendola a confronto con le, cosiddette, grandi conquiste culturali di Roma, Napoli, o Firenze, o idealizzarla e permettere alla nostalgia, di ciò che è perso, di portarci a dimenticare le sue imperfezioni. L’obiettivo non è degradare la cultura Saponarese ad una semplice cultura popolare, o di dare spazio a ricordi pacchiani, ma piuttosto capire in che modo le relazioni sociali e il mondo materiale siano stati codificati in un sistema linguistico.
Dovremmo provare a comprendere la cultura Saponarese in entrambi i sensi, come abitudine quotidiana e tradizione di un popolo, insieme ai prodotti che questo crea, alle sue condizioni, per entrare nella sua mentalità e apprezzare l’intelligenza del contadino, la forza della madre, la bellezza delle cose che il suo popolo crea con modesti strumenti e materiali, e la logica delle sue credenze nel tempo in cui ha vissuto. La cultura in questo senso non riguarda soltanto opere d’arte e tradizioni. Essa riguarda anche gli aspetti della vita quotidiana, considerata così ordinaria da essere irrilevante. I legami familiari, il rapporto tra uomo e donna, gli attrezzi agricoli, la cucina, i rapporti tra le classi sociali, il cibo – i termini in cui questi elementi venivano espressi, riflettono le esperienze di questa comunità con un proprio ambiente materiale e sociale.
La cucina Saponarese è sempre stata sia locale che globale. Vini e oli si sono fatti strada a partire da Grumentum fino ai lontani angoli dell’Impero Romano. Successivamente, nuovi cibi arrivati dalle Americhe sarebbero diventati protagonisti dei piatti locali. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la cucina contadina è stata sostituita da nuove pietanze regionali e nazionali. Grumento continua ad adattarsi al mondo globalizzato, incorporando nuovi cibi e regimi alimentari. Ma, il cibo è anche un topos nella memoria, la quale ci invita a connetterci al passato. In questa sezione raccogliamo ricette e tradizioni, la quali ci aiuteranno a connetterci al passato.
Fino a poco tempo fa, il Saponarese non ha mai avuto una tradizione letteraria. Ma con lo sviluppo dell’Alfabeto Dialetti Lucani (ADL) e con le opere di Mimmo Toscano, il Saponarese ha fatto un passo in avanti importante. Per rivitalizzare la lingua è essenziale creare testi, sia finalizzati alla semplice lettura, ma anche in forma di materiali didattici. Per iniziare, vi invitiamo a leggere Leggende in dialetto lucano di Mimmo Toscano.