Saponara, come tutti i paesi della Valle dell’Agri, ha avuto una discreta tradizione riguardante le piante officinali dovuta probabilmente alla presenza dei Padri Cappuccini nei nostri territori, i quali si cimentavano nella ricerca ed elaborazione ai medicamentosa, e i loro preparati erano diffusi tra il popolo e non fra gli speziali che comunque li elaboravano secondo scienza e coscienza.
Tra gli speziali, come ci racconta il Ramaglia, verso la prima metà del XVIII sec. esercitava un tale Felice Antonio Alberti, che aveva la “Spieziaria” in Piazza Grande (oggi Arciprete Francesco Paolo Caputi) nel palazzo del Signor Zottarelli (oggi proprietà di La Veglia-Lauria) insieme al dottore fisico Pannella Antonio si cimentavano nella preparazione di infusi ed impiastri ad uso del popolo. Agli inizi del 1900, il farmacista fu il dott. Lo Spinoso, uomo mite e gentile.
Gli successe il dott. Raffaele Vertunni. Siamo a metà degli anni ’20: lo speziale era interessato alla preparazione della Prìciptat (a), preparato contro la pedicolosi a base di ortica; preparava, inoltre, impacchi contro ʼu Carvugn’ (o) con acqua di malta; la spieziaria era situata dove oggi è la parrucchiera. Poi il farmacista emigrò a New York nel 1929 e al dott. Vertunni subentrò il dott. Remo La Creta, originario di Marsico Nuovo, il quale si sposò a Saponara e fu podestà della cittadina negli anni 1937-1939. La farmacia si trovava di fronte al negozio della signora Schettini.
Lo speziale preparava pomate, infusi ed unguenti, tra i quali l’unguento o Catarazz (a) a base di erv r’ vipr’(a) (borragine) che serviva per i gonfiori dei piedi e delle gambe, e pomate a base di rosa canina che serviva per curare u panarìzz’ (a) (vescicola infiammatoria della pelle contenente pus). Il dott. Remo La Creta nel 1935 si dimise da farmacista per assumere la carica di podestà. Riprese nel frattempo le vecchie funzioni il dott. Vertunni, ritornato da New York.
Si avvicinavano gli anni ’50, i medicinali incominciavano ad arrivare dalle industrie farmaceutiche, la chimica avanzava e gli infusi erano sostituiti dalle pillole. In questo periodo il dott. Racioppi, uomo molto colto, era visitato dai bambini del paese poiché amava regalare fumetti e giornalini Dopo la morte del Racioppi si sono succeduti a Grumento la signora Caterina Roselli, che dopo un certo periodo abbandonò l’attività per dedicarsi all’insegnamento, e il dott. Antonio Orlando, originario di Moliterno, che trovò ospitalità nella vecchia farmacia che fu del Racioppi.
In ultimo, ma certamente non in ordine d’importanza, è il farmacista dott. Berardino Alianelli, originario di Bemalda, uomo dotato di tanta pazienza, sempre a disposizione della cittadi- nanza*. La farmacia è situata attualmente ove negli anni ’50 -’60 primeggiava l’antica e premiata pasticceria Florio.
Oggi, si avverte comunque la nostalgia di quegli antichi speziali, l’era dei bilancini e degli alambicchi è terminata per far spazio alle pillole e agli sciroppi chimicamente preparati. Noi, con questa breve cronistoria, abbiamo voluto contribuire a far conoscere uomini e donne che con il proprio lavoro, hanno cercato di alleviare le sofferenze e le pene di una piccola comunità.